La depressione è un'esperienza affettiva caratterizzata da sentimenti di marcata tristezza, irritabilità, angoscia, senso vuoto, fino ad un vero e proprio dolore di vivere. Essa colora a tinte scure non solo la sfera dei sentimenti ma anche quella dei pensieri, che diventano negativi e ricorrenti e quella dei comportamenti, provocando un disinvestimento nelle attività quotidiane, un ritiro in se stessi, difficoltà a dormire e a stare con gli altri. Da una parte la depressione è un'esperienza connaturata alla natura umana, rappresenta una modalità con cui l'uomo si rapporta all'ambiente per gestire le frustrazioni, le delusioni, i lutti. A tutti è capitato di sentirsi depressi per un fallimento o per la perdita di una relazione; tali sentimenti consentono di elaborare la situazione e trovare le risorse interne per superarla, investendo nuovamente nella realtà. Quando però i sintomi depressivi non hanno un evento scatenante o persistono per troppo tempo e subentra la percezione dell'impossibilità di uscire dalla situazione, allora si entra nella patologia. La depressione patologica è oggi piuttosto diffusa, investe dal 10% al 15% della popolazione. L'esistenza del depresso si svuota di significato e di interesse, è vissuta nella solitudine; il passato non ha più esperienze piacevoli, la nostalgia è dolorosa, il futuro inaccessibile, sbarrato, non c'è più progettualità, il presente si contrae, diventa immodificabile. Lo spazio è ristretto, angusto, chiuso, immobile, vuoto, gli oggetti diventano irraggiungibili. Il concetto di sé viene svalutato, si abbassa l'autostima e gli altri sembrano lontani, distanti.
Spesso la persona depressa non capisce perché si trova in tale stato e questo aumenta il senso di impotenza, provocando la percezione di "procurarsela da soli" o "voler star male", che aumenta la sofferenza. Quando ci si trova in tale situazione è difficile ricevere supporto dall'esterno perché spesso ci si sente in colpa o si ritiene di non interessare agli altri, essere un peso.
In realtà la depressione ha sempre una causa scatenante.
A volte presi dalla vita quotidiana non facciamo attenzione ai nostri sentimenti, non ci ascoltiamo in profondità e così ci perdiamo e ci ritroviamo tutto ad un tratto depressi.
Alla base della depressione c'è spesso una perdita, che non sempre è evidente: a volte è la perdita di una persona cara o di una relazione importante, altre volte è la perdita di un sogno, di un obbiettivo o la percezione di aver perso una parte di sé. La depressione spesso segue un cambiamento, anche se viene percepito come positivo, come per esempio una promozione sul lavoro. In tal caso può essere legata alla paura di fallire e perdere il concetto positivo di sé o l'approvazione degli altri. A volte la depressione viene quando ci si lega a qualcuno e può dipendere dalla paura di deluderlo ed essere abbandonato o dalla paura di sentirsi imprigionati nella relazione, annullati e perdere se stessi.
Spesso la depressione è legata ad una carenza nelle relazioni significative dell'infanzia o alla preoccupazione per un genitore che si cerca di proteggere e di cui si teme la perdita.
Molto spesso la persona depressa ha un atteggiamento ostile e ipercritico verso di sé e non riesce ad amarsi.
La psicoterapia costituisce un rimedio efficace alla depressione, permette alla persona di fermarsi a riflettere su di sé, ad ascoltare i propri bisogni, individuare cosa non va nella propria vita ed elaborare il sentimento di vuoto e di perdita. Ciò avviene all'interno della relazione supportiva e nutriente con lo psicoterapeuta che, attraverso un atteggiamento accogliente e non giudicante, permette di andare in profondità, curare la propria ferita e sviluppare sentimenti positivi verso di se e gli altri.